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Indero 2021

D.O.C. Coste della Sesia Rosato


Indero 2021, Coste delle Sesia Doc Rosato, è il nuovo rosato ottenuto da Uve di Nebbiolo in purezza della cantina di Montecavallo, il primo prodotto realizzato dalla nuova proprietà, i fratelli Tomaso e Martina Incisa della Rocchetta. Prende il nome appunto dalle iniziali del cognome dei due fratelli, a celebrazione del primo vino fatto insieme.

Colore rosa tenue con sfumature ramate, esprime in primis agrumi e successivamente tenui note di piccoli frutti e cui segue una suggestiva nota speziata tipica del vitigno. Al gusto è secco, pieno e persistente. La mineralità e la freschezza sono ben evidenziate; il vitigno nebbiolo dona carattere e struttura che conferisce grande piacevolezza di beva.

Indicato come aperitivo, ben si abbina ad un tutto pasto, accompagnando splendidamente pranzi e cene estive. Ideale per gli antipasti freddi, carne bianca, pesce e insalate.

La collina di Montecavallo è composta da sedimenti risalenti all’era geologica del Pliocene (compreso tra Miocene e Pleistocene), ed esattamente del primo periodo detto “Astiano”. I sedimenti contengono una sostanza denominata “ferretto” che crea nel terreno un apporto organico e minerale particolarmente adatto alla coltivazione della vite. I primi documenti che testimoniano la coltura della vite su questa collina risalgono al 1279.
Il terreno è sciolto, sabbioso, ricco di scheletro e ciottoli, severo e povero, dove le radici della vite affondano in profondità.

Grado alcolico complessivo: 13%
Acidità totale: 7,33 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune, separa le componenti e conferiscile in modo corretto.

18,00  IVA InclusaLeggi tutto

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Indero 2021

D.O.C. Coste della Sesia Rosato


Indero 2021, Coste delle Sesia Doc Rosato, è il nuovo rosato ottenuto da Uve di Nebbiolo in purezza della cantina di Montecavallo, il primo prodotto realizzato dalla nuova proprietà, i fratelli Tomaso e Martina Incisa della Rocchetta. Prende il nome appunto dalle iniziali del cognome dei due fratelli, a celebrazione del primo vino fatto insieme.

Colore rosa tenue con sfumature ramate, esprime in primis agrumi e successivamente tenui note di piccoli frutti e cui segue una suggestiva nota speziata tipica del vitigno. Al gusto è secco, pieno e persistente. La mineralità e la freschezza sono ben evidenziate; il vitigno nebbiolo dona carattere e struttura che conferisce grande piacevolezza di beva.

Indicato come aperitivo, ben si abbina ad un tutto pasto, accompagnando splendidamente pranzi e cene estive. Ideale per gli antipasti freddi, carne bianca, pesce e insalate.

La collina di Montecavallo è composta da sedimenti risalenti all’era geologica del Pliocene (compreso tra Miocene e Pleistocene), ed esattamente del primo periodo detto “Astiano”. I sedimenti contengono una sostanza denominata “ferretto” che crea nel terreno un apporto organico e minerale particolarmente adatto alla coltivazione della vite. I primi documenti che testimoniano la coltura della vite su questa collina risalgono al 1279.
Il terreno è sciolto, sabbioso, ricco di scheletro e ciottoli, severo e povero, dove le radici della vite affondano in profondità.

Grado alcolico complessivo: 13%

Acidità totale: 7,33 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

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Cajanto 2019

D.O.C Coste della Sesia Rosso


Dopo secoli di produzione e vinificazione a scopo familiare, il Cajanto è stato il primo vino della nostra azienda ad essere messo in commercio nel 2000. Essendo il vino di famiglia, non poteva che chiamarsi nel modo in cui Chiara Reda pronunciava “Montecavallo” a tre anni.

È un vino dal colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo intenso e gradevole, con note che ricordano la confettura di susina e di ciliegia.

Al palato si dimostra molto equilibrato, piacevole e ruffiano, con tannini morbidi ed una buona freschezza, che gli permette di essere un vino a tutto pasto.

La collina di Montecavallo è composta da sedimenti risalenti all’era geologica del Pliocene (compreso tra Miocene e Pleistocene), ed esattamente del primo periodo detto “Astiano”. I sedimenti contengono una sostanza denominata “ferretto” che crea nel terreno un apporto organico e minerale particolarmente adatto alla coltivazione della vite. I primi documenti che testimoniano la coltura della vite su questa collina risalgono al 1279.
Il terreno è sciolto, sabbioso, ricco di scheletro e ciottoli, severo e povero, dove le radici della vite affondano in profondità.

Grado alcolico complessivo: 12,5%

Acidità totale: 5,34 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

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Cajanto 2019

D.O.C Coste della Sesia Rosso


Dopo secoli di produzione e vinificazione a scopo familiare, il Cajanto è stato il primo vino della nostra azienda ad essere messo in commercio nel 2000. Essendo il vino di famiglia, non poteva che chiamarsi nel modo in cui Chiara Reda pronunciava “Montecavallo” a tre anni.

È un vino dal colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo intenso e gradevole, con note che ricordano la confettura di susina e di ciliegia.

Al palato si dimostra molto equilibrato, piacevole e ruffiano, con tannini morbidi ed una buona freschezza, che gli permette di essere un vino a tutto pasto.

La collina di Montecavallo è composta da sedimenti risalenti all’era geologica del Pliocene (compreso tra Miocene e Pleistocene), ed esattamente del primo periodo detto “Astiano”. I sedimenti contengono una sostanza denominata “ferretto” che crea nel terreno un apporto organico e minerale particolarmente adatto alla coltivazione della vite. I primi documenti che testimoniano la coltura della vite su questa collina risalgono al 1279.
Il terreno è sciolto, sabbioso, ricco di scheletro e ciottoli, severo e povero, dove le radici della vite affondano in profondità.

Grado alcolico complessivo: 12,5%

Acidità totale: 5,34 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune, separa le componenti e conferiscile in modo corretto.

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Aralcader 2019

D.O.C Coste della Sesia Nebbiolo


“Aralcader” , anagramma di Clara Reda, è un omaggio alla matriarca di Castello di Montecavallo, nonna dei due nuovi proprietari e amabile custode di questo luogo e delle sue terre per molti anni.

Aralcader 2019 è il vino più nobile dell’azienda, uno “Spanna” in purezza da invecchiamento complesso, ottenuto da un’attenta selezione delle uve con affinamento in botte grande ed ulteriore affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. Dal colore rosso granato, presenta un profumo floreale caratteristico (rosa e viole), frutti rossi e neri secchi. In bocca deciso ma elegante, con una buona acidità, un tannino elegante e ben presente.

La collina di Montecavallo è composta da sedimenti risalenti all’era geologica del Pliocene (compreso tra Miocene e Pleistocene), ed esattamente del primo periodo detto “Astiano”. I sedimenti contengono una sostanza denominata “ferretto” che crea nel terreno un apporto organico e minerale particolarmente adatto alla coltivazione della vite. I primi documenti che testimoniano la coltura della vite su questa collina risalgono al 1279.
Il terreno è sciolto, sabbioso, ricco di scheletro e ciottoli, severo e povero, dove le radici della vite affondano in profondità.

Grado alcolico complessivo: 13%

Acidità totale: 5,16 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune, separa le componenti e conferiscile in modo corretto.

26,00  IVA InclusaAggiungi al carrello

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Aralcader 2019

D.O.C Coste della Sesia Nebbiolo


“Aralcader” , anagramma di Clara Reda, è un omaggio alla matriarca di Castello di Montecavallo, nonna dei due nuovi proprietari e amabile custode di questo luogo e delle sue terre per molti anni.

Aralcader 2019 è il vino più nobile dell’azienda, uno “Spanna” in purezza da invecchiamento complesso, ottenuto da un’attenta selezione delle uve con affinamento in botte grande ed ulteriore affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. Dal colore rosso granato, presenta un profumo floreale caratteristico (rosa e viole), frutti rossi e neri secchi. In bocca deciso ma elegante, con una buona acidità, un tannino elegante e ben presente.

La collina di Montecavallo è composta da sedimenti risalenti all’era geologica del Pliocene (compreso tra Miocene e Pleistocene), ed esattamente del primo periodo detto “Astiano”. I sedimenti contengono una sostanza denominata “ferretto” che crea nel terreno un apporto organico e minerale particolarmente adatto alla coltivazione della vite. I primi documenti che testimoniano la coltura della vite su questa collina risalgono al 1279.
Il terreno è sciolto, sabbioso, ricco di scheletro e ciottoli, severo e povero, dove le radici della vite affondano in profondità.

Grado alcolico complessivo: 13%

Acidità totale: 5,16 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune, separa le componenti e conferiscile in modo corretto.

26,00  IVA InclusaAggiungi al carrello

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Biondin


Il nostro “Biondin” prende il suo nome dal leggendario brigante, Francesco Demichelis, detto appunto “il Biondin”. Demichelis nacque nel Monferrato nel 1871 e di mestiere faceva il brigante tra la Lomellina, il Biellese ed il Vercellese. Il suo fascino e la sua galanteria con le donne lo hanno salvato e protetto per molti anni. Viene ricordato come l’ultimo brigante romantico.

Il nome ben si presta per il nostro “sfursà” che con le sue sfumature giallo oro, vivo e brillante, al palato risulta intrigante e con una persistenza affascinante.

Si apre con dolci note di miele all’olfatto, per poi sfumare su note più sensuali di agrumi.
Si assapora lentamente per coglierne la freschezza e la dolcezza, per poi approdare ad un finale persistente di vaniglia e frutta candita.

Grado alcolico complessivo:14,5%
Acidità totale: 4,5 g/l

ETICHETTATURA AMBIENTALE

Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune, separa le componenti e conferiscile in modo corretto.

22,00  IVA InclusaAggiungi al carrello

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Biondin


Il nostro “Biondin” prende il suo nome dal leggendario brigante, Francesco Demichelis, detto appunto “il Biondin”. Demichelis nacque nel Monferrato nel 1871 e di mestiere faceva il brigante tra la Lomellina, il Biellese ed il Vercellese. Il suo fascino e la sua galanteria con le donne lo hanno salvato e protetto per molti anni. Viene ricordato come l’ultimo brigante romantico.

Il nome ben si presta per il nostro “sfursà” che con le sue sfumature giallo oro, vivo e brillante, al palato risulta intrigante e con una persistenza affascinante.

Si apre con dolci note di miele all’olfatto, per poi sfumare su note più sensuali di agrumi.
Si assapora lentamente per coglierne la freschezza e la dolcezza, per poi approdare ad un finale persistente di vaniglia e frutta candita.

Grado alcolico complessivo:14,5%
Acidità totale: 4,5 g/l

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Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune, separa le componenti e conferiscile in modo corretto.

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